Buongiorno ragazzi sono Eleonora e oggi in un’edizione straordinaria di #KitchenTrouble, appena tornata da un bellissimo weekend in Sardegna all’Hotel Cala Cuncheddi, sono pronta per raccontarvi tutto di queste giornate trascorse tra mare, piscina, chiacchiere tutte al femminile e tanto tanto food. Se poi per food intendiamo prelibati piatti di pesce e la cucina tipica sarda, potete ben capire che me la sono goduta proprio alla grande in questo “Weekend da Chef”!
Nella splendida cornice di questo Hotel paradisiaco a un’ora d’aereo da Milano e a due passi dalla spiaggia di Capo Ceraso, ogni mattina del nostro weekend alla scoperta della cucina tipica sarda dedicavamo parte del nostro tempo ai fornelli, in compagnia dello chef sardo Domenico Dapas che aveva il piacevole compito di farci scoprire i piatti tradizionali della sua regione.
Mollareddus? Culurgiones? Seadas? Sembrano parole di una lingua straniera, ma invece sono 100% italiane, e racchiudono in sè anni di tradizioni tramandate di generazione in generazione tra le famiglie sarde. Ora fanno parte anche del mio ricettario, con annotati a fianco i passaggi fondamentali e i trucchi del mestiere insegnatemi dallo chef e dal suo braccio destro.
Entrare in una vera cucina professionale fa sempre un certo effetto, ogni preparazione sembra più semplice e ti viene voglia di metterti subito ai fornelli a spadellare qualcosa di buono. Questa sensazione di semplicità è data dalla maestria con la quale lo chef e i suoi aiutanti cuochi realizzano ogni preparazione. Ero incantata nel vedere come in men che non si dica avessero già impastato e steso la pasta fresca, mentre io avevo a mala pena aperto la cartelletta della lezione del giorno per prendere appunti.
Devo ammettere però che, nonostante le paure iniziali, grazie ai consigli dello chef nei diversi passaggi fondamentali, siamo riuscite a preparare i principali piatti tipici della cucina sarda proprio con le nostre mani. Non solo li abbiamo realizzati, ma per pranzo abbiamo avuto anche il piacere di assaggiarli e di gustarli in riva al mare,sorseggiando un buon calice di Vermentino, con il sole caldo che ci tingeva le guance, tra chiacchiere e risate tra donne.
Il primo giorno di Scuola di cucina abbiamo imparato a cucinare i Mallareddus e i Culurgiones, due primi piatti veramente tradizionali e cucinati in tutta la regione sarda.
MALLAREDDUS
Per chi non lo sapesse i Mollareddus sono un tipo di pasta di grano duro, di forma panciuta, rigati da un lato e incavati dall’altro, cosa che gli permette di raccogliere bene i ragù con i quali vengono solitamente conditi. Sono noti in tutta la penisola sotto il nome di
“gnocchetti sardi” e sono veramente un’ottimo primo piatto che noi abbiamo gustato condito con un sugo al pomodoro fresco.
CULURGIONES
I Culurgiones, invece, sono una specie di raviolo con un cuore di patate, menta e formaggio pecorino fresco, ma il ripieno varia molto a seconda della zona della Sardegna. La forma oblunga a mezzaluna, dovuta alla chiusura dei bordi effettuata pizzicandoli con le dita, è una lavorazione che dona al prodotto la particolare forma di una spiga. Sembra una lavorazione tanto semplice, ma in realtà, almeno le prime volte, vi assicuro che é un po’ insidiosa, una volta capito il meccanismo, però, pian piano, il risultato finale vi darà grandi soddisfazioni.
I Culurgiones che abbiamo assaggiato noi sono stati poi conditi con un salamì di capretto, una vera e propria prelibatezza!
SEADAS
Il giorno dopo, indossati nuovamente i grembiuli, ci siamo dilettate nella preparazione dei dolci ed in particolare delle Seadas, dolce sardo per antonomasia. Il risultato? Come dire, è stato la conclusione perfetta del nostro pranzo a base di pesce freschissimo.
Le Seadas le conoscevo solo per sentito dire, ma non le avevo mai assaggiato né tanto meno preparate. Sono delle frittelle fatte con un impasto di semola e strutto, ripiene di pecorino fresco sardo e scorza di arancia.
Successivamente vengono fritte e ricoperte poi di miele. Un piatto ricco che in origine veniva servito come seconda portata e in un formato più grande.
Come secondo dolce abbiamo,invece, imparato a fare il tortino di cioccolato fondente dal cuore morbido. Un dolce classico, non proprio sardo, ma che in tutte le cucine riscuote sempre un grande successo per la sua impeccabile bontà.
Se siete curiose di scoprire nel dettaglio una di queste preparazioni fatemelo sapere così vi lascio la ricetta (super segreta) dello chef e vi darò prova del fatto che grazie a questo Weekend da Chef e alle lezioni private di cucina ho veramente imparato qualcosa sulla cucina sarda!