Solo se avete visto il film “la fabbrica di cioccolato “ potrete capirmi, solo se vi ricordate i lumpa lumpa, la cascata di cioccolato e il lecca lecca infinito.Mi piacerebbe potervi dire che sono entrata nel mondo di Willy Wonka, ma non è proprio così anche se molti elementi sono comuni. Nella mia storia c’è una fabbrica, cioccolato e tanta tanta dolcezza… avete capito di cosa sto parlando? Di Ferrero naturalmente, una delle multinazionali dolciaria d’Italia e famosa in tutto il mondo.
Io e solo altri 3 ragazzi abbiamo avuto l’opportunità di visitare l’azienda di Balvano (pz), ossia l’unico forno che produce le merendine Ferrero, che ha aperto le porte della fabbrica per la prima volta appositamente per noi. Per merendine intendo le merendine Kinder: le brioss alla frutta, latte e cacao e latte macchiato, le PaneCioc, le Cerealè e le ColazionePiù.
Vi ho parlato di Willy Wonka perché entrare in questo “forno” è stato un po’ come entrare nella fabbrica di cioccolato, il mio stupore e l’entusiasmo era paragonabile all’eccitazione del piccolo Charlie quando valica il grande cancello Wonka. Nel mio racconto non c’è una cascata di cioccolato, ma un pandispagna lungo 1,2 km che si trasforma in tante merendine Ferrero. Ebbene si, le merendine Ferrero nascono così, da u unico lunghissimo pandispagna che pian piano viene amalgamato, lavorato, mattarellato, successivamente lasciato lievitare e poi cotto nel forno più lungo che io abbia mai visto. Una volta cotto viene raffreddato, tagliato, farcito e solo dopo questi diversi processi viene tagliato nelle classiche forme che noi tutti, anche ad occhi chiusi, riconosciamo essere le merendine Ferrero. La cosa stupefacente e che mi ha affasciato di più è proprio il fatto che stiamo parlando di un unico pandispagna che avanza su un rullo che gira per tutti i 3 i piani dello stabilimento, inizia con il composto ancora crudo e finisce con il prodotto farcito e pronto per essere inscatolato. È davvero pazzesco.
È affasciante vedere con i propri occhi come vengono create e lavorate queste merendine, ma la cosa ancora più bella e golosa è passare di fianco al rullo che trasporta le merendine finite. La pancia inizia a brontolare, gli occhi sono a cuoricini ed è inevitabile volerne assaggiare almeno una, o anche 10 come è capitato a noi =)
Assaggiarle così, appena sfornate, è una libidine per i propri sensi… il pandispagna ancora tiepido e la farcitura cremosa ti inondano di infinita bontà e per un attimo ti senti in paradiso.
Vorrei lanciare una freccia in favore a Ferrero e toccare un argomento che a molti di voi è molto caro: l’olio di palma.
Come tutti saprete il gruppo Ferrero è solito utilizzarlo, ma non per questo bisogna accanirsi contro di loro, specialmente se non si è ben informati sull’argomento.
il presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia , Alessandro d’Este, ha spiegato che Ferrero “è in grado di utilizzare l’olio di palma nei suoi prodotti perché dal punto di vista della sostenibilità ambientale il loro olio è migliore di quelli utilizzati dei loro concorrenti.” Poi aggiunge che “ l’olio utilizzato impiegati nei loro prodotti è di alta qualità e sicuro oltre che sostenibile.” Ferrero, infatti, si approvvigiona solo di olio di palma 100% sostenibile che deve rispettare alcuni punti standard: deve avere la completa tracciabilità, i fornitori non devono disboscare le foreste ma devono proteggere le specie a rischio di estinzione, devono rispettare i diritti umani dei lavoratori e devono combattere la corruzione.
Alessandro d’Este conclude dicendo che “ ritengono l’olio di palma un prodotto fondamentale per la qualità di quello che producono, conferisce al prodotto stabilità nel tempo ed è un potente antiossidante”.
*Documento preso da ansa.it