Buongiorno ragazzi,
sono Eleonora e oggi, in un’edizione straordinaria di #KitchenTrouble, vi voglio raccontare del mio tempo trascorso nel Südtirol qualche settimana fa.
Tre giorni passati in Alto Adige nel Südtirol secondo l’ideale del “Live the Balance” , tra natura, relax e tanto buon cibo. Perché si sa che, se si vuol star bene con se stessi e vivere serenamente, bisogna mangiare bene.L’equilibrio in Alto Adige è armonia di contrasti, rigenerare la mente, riconnettere anima e corpo attraverso i piaceri del palato.
In questi giorni in Alto Adige/Südtirol abbiamo assaggiato alcuni prodotti tipici di questo territorio che, in qualità di cibo, trovo sia una dei territori più forniti e variegati.
Qui non esiste un unico tipo di pane comune, ma tanti diversi tipi di impasti, consistenze e combinazione di farine e semi, che portano alla creazione di deliziose pagnotte ideali da mangiare durante tutti i pasti, specialmente se accompagnate dal burro fresco altoatesino: una vera prelibatezza.
Quando si parla di Alto Adige il mio primo pensiero va alle mele, in particolare allo strudel, seguito dallo speck e agli altri salumi affumicati di selvaggina, così profumati e saporiti che ti conquistano fin dal primo assaggio.
La cucina altoatesina è strettamente legata alla tradizione, puntando su prodotti naturali regionali di alta qualità.
I grandi chef del posto, come Jörg Trafoier chef del ristorante stellato Kuppelrain, Andrea Fenoglio del ristorante Sissi e lo chef Othmar Raich del ristorante Miil, seguono tutti la filosofia di una cucina di stagione, fresca e genuina reinterpretando i piatti tradizionali, rispettando però il gusto originario.
Ed è così che nel menù di Kuppelrain troviamo insalatine fresche dell’orto e fiori di campo conditi con vinaigrette di fiore.
Da Miil assaggiamo un primo piatto di mezze lune alla carbonara con spinaci, schiuma di speck e pane nero. Una selezione di dolci in formato mini, uno più bello e buono dell’altro.
Da Sissi veniamo incuriositi dalle sorprese di Fenoglio , ossia finto tuorlo d’uovo, che non è altro che un peperone arrosto in bagna cauda, o la pizza liquida da mangiare/bere secondo le istruzioni date, per poi passare ai veri piatti di portata, ricchi e abbondanti che soddisfano per l’equilibrio dei diversi sapori e per l’eleganza della presentazione.
Il nostro compagno di viaggio durante il soggiorno in Alto Adige è stato sicuramente il vino, aromatico ed elegante.
La regione vanta di circa 5000 ettari vitati, per la maggior parte a uve a bacca bianca. Vengono prodotti vini di colore giallo paglierino con venature verdognole, dal profumo morbido e gradevolmente delicato, con sentori erbacei, fruttati e floreali che li contraddistinguono dagli altri vini bianchi.
Assolutamente da provare i vini della tenuta Erlebnis Kranzelhof a Cermes. L’enologo e proprietario della tenuta, non produce vino, ma arte; ed è per questo che ogni anno realizza nuovi vini, tagliando e mescolando sapientemente i mosti prodotti dalle proprie uve. Il vino bianco “Segreto” di Franz è realizzato da una ricetta che solo lui conosce. È un vino morbido, dolce e aromatico, così buono che tutti dovrebbero provare.